Tutti quando arrivano in Thailandia, la terra del sorriso, non possono fare a meno di assaggiare una buona Singha fredda per rinfrescarsi un po’ dal caldo thailandese. E poi quanti una volta assaggiata non possono fare a meno di continuare a berla.
Singha beer, la birra del leone, la birra thai per eccellenza che vince di gran lunga lo scontro con le altre birre concorrenti, la Chang e la Tiger…quando il leone batte la tigre e l’elefante.
La Singha beer è una lager a bassa fermentazione di quasi 6° , 5,9% alc. vol. per l’esattezza ma a differenza di altre concorrenti internazionali (per esempio la diffusissima Heineken anche in Thai) è molto più leggera. La singha va bene per pasteggiare, per aperitivo, per dopo cena e come birra per serata in discoteca o nei bar thailandesi.
Insomma, chi assaggia la singha non può più farne a meno.
La singha beer è una birra bionda, ed è la più anziana tra le birre thailandesi, essendo stata creata nel 1933. Nonostante come dicevamo dell’avvento della Chang beer (prodotta dalla Carlsberg), che sembra essere la seconda, e della Tiger beer, prodotta invece a Singapore, la birra Singha rimane la più popolare.
La singha si presenta con un colore invitante e deciso, dove le note luppolate, con profumo di limone, cannella e fiori, lasciano il posto, al palato, alla dolce percezione del malto dell’orzo.
Il fresco finale è dovuto alla buona carbonazione.
Singha, la leader del mercato della birra tailandese.
La Singha non produce solo la birra del leone (sing-to in lingua thai) ma anche acqua naturale e gassata (Singha drinking water e Singha drinking soda) nonchè una bevanda al the verde (Moshi green tea) in quattro varianti (original, lemon, melon e fruit)